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Neuromarketing e l’efficacia nelle campagne pubblicitarie

Che cos’è il neuromarketing e come può rendere più efficaci le campagne pubblicitarie?

Il neuromarketing è una disciplina che unisce neuroscienze, psicologia del consumatore e marketing per comprendere meglio i processi decisionali che guidano il comportamento umano. A differenza delle metodologie tradizionali basate su sondaggi e interviste, il neuromarketing analizza risposte biologiche e neurologiche, come emozioni, attenzione e memoria, per scoprire cosa realmente influenza le scelte d’acquisto.

Alla base del neuromarketing c’è la psicologia del consumatore, con teorie comportamentali come quella del prospetto di Kahneman e Tversky, che evidenziano come le decisioni delle persone non siano completamente razionali ma influenzate da emozioni, bias cognitivi e contesti. Ad esempio, la paura di una perdita spesso pesa più del desiderio di un guadagno equivalente. Altre teorie, come la razionalità limitata di Herbert Simon, spiegano che le persone tendono a prendere decisioni “sufficientemente buone”, usando scorciatoie mentali (heuristics).

Bias cognitivo: l’effetto esca

L’effetto esca, dimostrato per la prima volta nel 1982 da Joel Huber alla Duke University, è un bias cognitivo che influenza fortemente la scelta dei consumatori. Quando un cliente è indeciso tra due opzioni, introdurre una terza opzione “asimmetrica” (esca) può indirizzare la decisione verso una delle due opzioni iniziali. Il nostro cervello preferisce valutare le opzioni per confronto, piuttosto che in termini assoluti, rendendo l’effetto esca una potente strategia di neuromarketing.

Questo bias viene spesso utilizzato per influenzare le vendite attraverso la percezione del prezzo: l’opzione esca è progettata per non essere scelta, ma serve come terzo termine di paragone che valorizza l’opzione desiderata.

Esempio pratico:

Supponiamo che desideri incentivare i clienti a scegliere il piano tariffario “Gold”. Introducendo una terza opzione “Platinum”, simile ma con un costo significativamente più alto, il piano “Gold” apparirà più conveniente e vantaggioso, spingendo così i clienti a sceglierlo. L’opzione “Platinum” agisce da esca, facendo percepire un miglior rapporto qualità/prezzo sul piano “Gold”.

Perché il neuromarketing è essenziale per i brand?

Il neuromarketing diventa uno strumento fondamentale per i brand perché permette di superare i limiti delle ricerche tradizionali. Non si chiede ai consumatori cosa pensano, ma si osserva direttamente come reagiscono. Questo approccio consente di:

  • Creare campagne pubblicitarie più efficaci, che colpiscono direttamente le emozioni e restano impresse nella memoria.
  • Ottimizzare il design di prodotti, siti web e punti vendita per migliorare l’esperienza dell’utente.
  • Comprendere perché certi stimoli visivi, suoni o messaggi funzionano meglio di altri.

In sintesi, il neuromarketing non solo aiuta le aziende a comprendere meglio i loro consumatori, ma offre strumenti per instaurare connessioni più autentiche e profonde, migliorando l’efficacia delle strategie di comunicazione e aumentando la soddisfazione dei clienti.

A differenza dei metodi tradizionali, come sondaggi e interviste basate su dichiarazioni esplicite, il neuromarketing osserva direttamente come il cervello e le emozioni reagiscono realmente.

L’Eye Tracking e il Gaze Point: osservare l’attenzione visiva

Tra le tecniche più utilizzate nel neuromarketing, l’eye tracking rappresenta uno strumento essenziale per comprendere come le persone interagiscono visivamente con un contenuto. Questo metodo monitora i movimenti oculari per individuare:

  • Gaze point: Dove lo sguardo si focalizza.
  • Fixation duration: Quanto tempo resta su un elemento.
  • Ordine di esplorazione: La sequenza in cui l’occhio esplora le diverse parti di un’immagine o interfaccia.

L’eye tracking fornisce dati preziosi per ottimizzare annunci pubblicitari, packaging, siti web e punti vendita. Permette di identificare gli elementi che catturano immediatamente l’attenzione o quelli ignorati, posizionando così messaggi chiave nei punti più visibili e migliorando l’efficacia delle call-to-action.

Un classico esempio è il packaging di prodotti sugli scaffali di un supermercato: l’eye tracking mostra quali colori, forme o disposizioni attirano maggiormente l’occhio del consumatore, guidando decisioni di acquisto. L’utilizzo del gaze point combinato con tecnologie come le heatmap visive consente di avere una rappresentazione chiara delle aree che generano maggiore interesse visivo, contribuendo a ottimizzare estetica, usabilità ed efficacia del messaggio trasmesso.

Questo tipo di analisi va oltre il semplice tracciamento oculare: offre un’immersione nei processi cognitivi del consumatore, rivelando ciò che realmente cattura la loro attenzione e come le emozioni influenzano ciò che ricordano.

Come il Neuromarketing rende le campagne pubblicitarie più efficaci

Storytelling emotivo e il potere delle emozioni

Lo storytelling emotivo è estremamente potente perché si collega direttamente al cervello umano. Quando ascoltiamo una storia coinvolgente, il nostro cervello non elabora semplicemente informazioni, ma si attiva su più livelli, stimolando regioni come l’amigdala (associata alla paura) e il sistema limbico (associato alle emozioni). Questo processo crea ricordi vivi e duraturi.

Il neuromarketing sfrutta questa dinamica per rendere i messaggi più incisivi, vendendo non solo prodotti, ma emozioni, sogni e valori. Ad esempio, le campagne pubblicitarie che raccontano storie di resilienza e trasformazione personale creano un legame profondo con il pubblico. Un racconto ben costruito stimola il rilascio di dopamina, consolidando nella memoria l’esperienza vissuta.

La scienza dietro i test A/B

I test A/B sono strumenti potenti nel neuromarketing, consentendo di confrontare diverse versioni di un contenuto per identificare quella che genera la risposta emotiva più intensa. Tecniche come l’eye-tracking e l’analisi delle microespressioni facciali forniscono dati oggettivi sul coinvolgimento emotivo degli utenti, andando oltre i semplici clic e conversioni.

Ad esempio, confrontare un’immagine emotiva con una comunicazione razionale permette di determinare quale versione risuona maggiormente con il pubblico e genera connessioni durature.

Neuromarketing sui social media

Sui social media, dove l’attenzione è breve, il neuromarketing diventa essenziale. Alcune tecniche chiave includono:

  • Colpi visivi: Immagini e video accattivanti.
  • Elementi emozionali: Titoli intriganti o storie istantanee.
  • Call-to-action strategiche: Posizionamenti studiati per massimizzare l’attenzione.

Ad esempio, un video breve e dinamico con immagini emozionali può stimolare fortemente il coinvolgimento degli utenti.

Il ruolo delle emozioni nel marketing B2B

Anche nel marketing B2B, le emozioni influenzano profondamente le decisioni. Il neuromarketing aiuta a combinare messaggi emotivi con vantaggi pratici, creando fiducia e convinzione. Un caso studio di successo, accompagnato da immagini che trasmettono collaborazione e risultati concreti, può essere più efficace di una semplice lista di caratteristiche tecniche.

Creare pubblicità memorabili

Una pubblicità efficace deve rimanere impressa nella memoria. Il neuromarketing utilizza:

  • Priming: Associare il brand a emozioni positive.
  • Condizionamento associativo: Collegare un prodotto a esperienze familiari e rassicuranti.

Ad esempio, l’uso di melodie nostalgiche può evocare ricordi personali e rafforzare il legame emotivo col brand.

Le scelte d’acquisto: emozioni contro razionalità

Spesso le decisioni d’acquisto si basano su percezioni inconsce: un prodotto dal design elegante appare migliore, o un marchio noto trasmette sicurezza. Il neuromarketing dimostra che le emozioni non sono solo parte, ma il motore principale delle nostre decisioni.

Ogni dettaglio sensoriale ed emozionale contribuisce a trasformare prodotti in esperienze significative, consolidando il legame brand-consumatore.

Conclusioni

Il neuromarketing emerge come approccio cruciale per comprendere e influenzare i comportamenti dei consumatori. Supera i limiti delle ricerche tradizionali, creando connessioni profonde tra brand e pubblico tramite storytelling efficace, esperienze multisensoriali e strategie basate sui dati.

Grazie a tecniche avanzate come i test A/B, analisi sensoriale e campagne emotive, le aziende progettano pubblicità memorabili e coinvolgenti, anche nel marketing B2B, rafforzando il legame emotivo e trasformando prodotti e servizi in esperienze personali significative.

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Quale social network è più adatto al mio business?

Come scegliere il social network adatto al tuo business

La scelta del social network giusto può fare la differenza tra un investimento efficace e uno spreco di risorse. Ecco tre criteri fondamentali per orientarsi:

Criteri per la scelta del social network

Target di riferimento

Chiediti chi sono i tuoi clienti ideali: età, interessi, abitudini di acquisto. Ad esempio, per un pubblico giovane, Instagram e TikTok sono ideali, mentre per un pubblico adulto o professionale, Facebook e LinkedIn possono essere più efficaci.

Tipo di contenuto

Pensa al tipo di contenuto più adatto al tuo brand. Per settori visivi come moda o design, Instagram e Pinterest sono ottimali; per contenuti educativi o tutorial, YouTube potrebbe essere la scelta migliore.

Obiettivi

Definisci chiaramente gli obiettivi: vuoi aumentare la notorietà del brand, ottenere lead, o fare servizio clienti? Facebook è ottimo per community e assistenza clienti, mentre LinkedIn funziona bene per generare contatti B2B.

Panoramica dei principali social network

Facebook

Facebook è versatile, ideale per B2C, vendita al dettaglio, ospitalità e prodotti di largo consumo. Ha un pubblico vario, specialmente adulti sopra i 35 anni. È ottimo per costruire community, ma la visibilità organica è diminuita; pertanto, è consigliato un investimento pubblicitario.

Instagram

Ideale per business visivi come moda, beauty, viaggi e gastronomia. Funzionalità come Stories e Reels consentono contenuti creativi e dinamici. Utile per attirare giovani e creare fedeltà, ma meno efficace per target maturi o contenuti poco visivi.

LinkedIn

Perfetto per networking professionale e lead generation B2B. Adatto per aziende di consulenza, servizi aziendali, formazione e recruiting. È una piattaforma molto professionale, meno indicata per contenuti di intrattenimento o promozioni leggere.

TikTok

Ideale per un pubblico molto giovane, con contenuti dinamici e creativi. Settori come moda, beauty e intrattenimento possono beneficiare molto di TikTok. Richiede però una pubblicazione frequente e contenuti altamente creativi, meno adatto per B2B o pubblici adulti.

X (Twitter)

Utile per media, tecnologia, notizie e aziende che puntano su servizio clienti o discussioni pubbliche. È ottimo per aggiornamenti in tempo reale, ma i contenuti hanno breve durata e richiedono pubblicazioni costanti per mantenere visibilità.

Pinterest

Perfetto per settori visivi come moda, arredamento e fai-da-te. Genera traffico verso il sito, funziona come motore di ricerca visiva, ed è molto efficace per prodotti ispirazionali. Prevalentemente femminile, richiede contenuti visivi chiari e coinvolgenti.

YouTube

Ottimo per brand capaci di produrre contenuti video di qualità come tutorial e approfondimenti. È un motore di ricerca visivo, ideale per essere trovati nel lungo periodo. Richiede però risorse e competenze specifiche per mantenere una presenza efficace e costruire un pubblico solido.

Customer Journey e Funnel Marketing: scegliere il social giusto per ogni fase

Il customer journey rappresenta il percorso dei clienti dall’iniziale consapevolezza fino all’acquisto. Comprendere quali social utilizzare nelle diverse fasi del funnel (consapevolezza, interesse, decisione, azione) è cruciale per massimizzare l’efficacia delle tue strategie.

Fasi del funnel e social network consigliati

Consapevolezza (Awareness)

Obiettivo: far conoscere il brand.

  • Facebook, Instagram, TikTok: ideali per contenuti virali e ampio reach.

Utilizza video brevi (Reels) e post sponsorizzati per raggiungere rapidamente nuovi utenti.

Interesse (Consideration)

Obiettivo: mostrare il valore del tuo prodotto o servizio.

  • YouTube, LinkedIn, Facebook: piattaforme ideali per contenuti informativi e approfondimenti.

Crea tutorial su YouTube, articoli educativi su LinkedIn e infografiche su Facebook per stimolare curiosità.

Decisione

Obiettivo: rassicurare il cliente e facilitare la scelta.

  • Facebook, YouTube: recensioni e testimonianze video.
  • LinkedIn, Instagram: casi di studio e user-generated content.

Presenta contenuti autentici e testimonianze che evidenziano benefici concreti.

Azione (Conversion)

Obiettivo: convertire l’interesse in acquisto.

  • Instagram, Facebook: perfetti per promozioni, offerte e annunci diretti.

Usa caroselli Instagram e post sponsorizzati su Facebook con call-to-action mirate per spingere il cliente all’acquisto.

Strategie specifiche per ogni social network

Facebook

Costruisci una community attiva tramite gruppi e pagine aziendali, alternando contenuti informativi, promozionali e intrattenitivi. Investi in Facebook Ads per superare i limiti della visibilità organica e utilizza Messenger per fornire un servizio clienti diretto e immediato.

Instagram

Punta su contenuti visivamente accattivanti con foto, Stories e Reels per mostrare il brand in modo dinamico e autentico. Collabora con influencer per aumentare la visibilità e usa hashtag rilevanti per raggiungere nuovi utenti.

LinkedIn

Condividi contenuti di alto valore come articoli, report e casi studio per posizionarti come esperto nel tuo settore. Partecipa attivamente al networking, commentando e condividendo contenuti rilevanti. Usa le campagne pubblicitarie LinkedIn per raggiungere specifici decisori aziendali nel mercato B2B.

TikTok

Su TikTok, creatività e autenticità sono fondamentali. La strategia principale è creare video brevi, autentici e coinvolgenti, che rispondano a tendenze e sfide popolari sulla piattaforma. Seguire trend e challenge permette di aumentare la visibilità e di inserirsi nelle conversazioni rilevanti per il pubblico giovane.

Un’altra strategia efficace è collaborare con creators e influencer di TikTok, che hanno già una solida base di follower e una connessione autentica con il pubblico. Utilizzare la pubblicità tramite TikTok Ads per promuovere i contenuti può velocemente ampliare la portata dei video. Inoltre, incentivare gli utenti a creare contenuti generati dagli utenti (UGC) legati al brand può significativamente incrementare visibilità ed engagement.

X (Twitter)

X è una piattaforma veloce e dinamica, ideale per interagire in tempo reale con il pubblico. Una strategia fondamentale è monitorare i trend e partecipare alle conversazioni pertinenti. Pubblicare aggiornamenti frequenti, rispondere rapidamente alle domande degli utenti e commentare le notizie di settore aiuta a mostrare l’azienda come attenta e aggiornata.

Un’altra strategia utile è utilizzare hashtag rilevanti per aumentare la visibilità dei post e partecipare a campagne tematiche o eventi virtuali. Il servizio clienti su X può migliorare notevolmente la percezione dell’azienda, rispondendo prontamente alle richieste pubbliche. Creare contenuti concisi e incisivi è cruciale per catturare immediatamente l’attenzione nel feed degli utenti.

Pinterest

Pinterest è un potente strumento di ricerca visiva. La strategia principale consiste nel creare PIN accattivanti e ottimizzati, con immagini di alta qualità che ispirano gli utenti e rappresentano al meglio i prodotti o servizi. L’utilizzo di parole chiave nei titoli e nelle descrizioni aiuta il posizionamento e genera traffico qualificato verso il sito web.

Creare bacheche tematiche che riflettono gli interessi e i valori del brand è un’altra strategia efficace. PIN pratici con idee, suggerimenti o tutorial sono particolarmente efficaci per brand nei settori arredamento, moda, fai-da-te e cucina. Utilizzare Pinterest Ads può ampliare ulteriormente il raggio d’azione, aumentando la visibilità verso nuovi potenziali clienti.

YouTube

Su YouTube, la strategia principale è produrre contenuti di valore a lungo termine, come tutorial, recensioni di prodotti, guide e video informativi che rispondono alle domande degli utenti. Contenuti ben pianificati e ottimizzati per il motore di ricerca interno di YouTube aiutano a incrementare la visibilità nel tempo e raggiungere utenti interessati.

Collaborare con influencer e creators YouTube nel proprio settore permette di raggiungere rapidamente un pubblico fidelizzato. L’interazione con gli spettatori tramite commenti e risposte è fondamentale per creare una community attiva e fidelizzata. Le YouTube Ads consentono inoltre di promuovere i video su larga scala, inserendoli strategicamente in altri contenuti per aumentare visibilità e attrarre nuovi potenziali clienti.

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Quanto pagare per una campagna pubblicitaria?

Quanto bisogna pagare per una campagna pubblicitaria?

Il budget necessario per avviare una campagna pubblicitaria sulle varie piattaforme di advertising, come LinkedIn, Facebook Ads, Google Ads e Microsoft Ads (ex Bing Ads), può variare molto. Non esiste una risposta precisa e fissa, poiché i costi dipendono dalla piattaforma e dal tipo di business.

Facebook/Instagram Ads

Le campagne pubblicitarie su Facebook e Instagram tendono a costare meno rispetto a quelle su LinkedIn. Questo perché LinkedIn è un ambiente più professionale, con un pubblico diverso e, probabilmente, più esigente. Pertanto, su LinkedIn dobbiamo aspettarci costi più elevati anche a livello di contenuti. 

Differenze di costi tra campagne Google Ads

Prendiamo come esempio Google Ads. Se si decide di investire in una campagna video su YouTube o in una campagna di ricerca (Search), i costi saranno diversi. Una campagna di ricerca può avere costi più elevati rispetto a una campagna display o video, perché gli utenti che cercano qualcosa su Google spesso sanno già cosa vogliono acquistare e sono più vicini a prendere una decisione d’acquisto. Al contrario, una campagna display o video su YouTube potrebbe raggiungere un utente che non sente ancora quel bisogno e che sta semplicemente navigando per svago. In questo caso, l’obiettivo è stimolare l’interesse dell’utente con un annuncio ben studiato.

Tipologie di annunci su YouTube

Su Google Ads, una campagna video su YouTube può includere diversi tipi di annunci:

  1. Annuncio in-stream skippabile: può essere saltato dopo 5 secondi e costa tra €0,04 e €0,10.
  2. Annuncio in-stream non skippabile: dura al massimo 15-20 secondi e non può essere saltato, ideale per messaggi brevi ma importanti.
  3. Annunci Bumper: durano 6 secondi e non possono essere saltati. Sono perfetti per campagne di branding dove il messaggio deve essere conciso e memorabile.

Questi annunci si pagano per visualizzazione. Invece, nella campagna di ricerca (Search), i costi possono arrivare fino a €0,50 per clic, ma dipendono molto dal settore. Ad esempio, in settori molto competitivi come la ristorazione, l’ospitalità o le assicurazioni, i costi per clic possono essere molto elevati.

TikTok Ads

TikTok Ads sta emergendo come una piattaforma pubblicitaria molto efficace per raggiungere un pubblico giovane e altamente coinvolto. I costi di una campagna su TikTok variano in base al tipo di annuncio scelto e alla portata desiderata.

Ad esempio, TikTok richiede un budget minimo giornaliero di circa €20 per campagna, mentre i costi effettivi per mille impression (CPM) possono oscillare tra €1 e €5. Gli annunci in-feed, che appaiono nel feed “Per Te” degli utenti, possono avere un costo medio per clic (CPC) compreso tra €0,10 e €1, mentre i TopView Ads, che garantiscono massima visibilità aprendo l’app, hanno costi decisamente superiori. È particolarmente indicato per campagne di branding e awareness, grazie alla sua capacità di creare engagement e viralità. Anche con un budget modesto, è possibile ottenere un alto numero di visualizzazioni e interazioni, rendendo TikTok un’opzione interessante per brand che mirano a conquistare un pubblico più giovane.

Gestione del budget e strategie di ottimizzazione

È importante partire con un budget basso e aumentarlo gradualmente se si osservano pochi risultati o poche impression. In questo modo, si evitano sprechi di risorse. Se una campagna non funziona come previsto, le ragioni potrebbero essere molteplici: un target troppo ristretto, una selezione demografica non corretta, una località troppo piccola, o l’esclusione di alcuni dispositivi. È necessario fare delle modifiche, testare e ottimizzare la campagna di conseguenza.

 Microsoft Advertising come alternativa

Microsoft Advertising (ex Bing Ads) può essere una valida alternativa a Google Ads, grazie ai costi inferiori. Inoltre, è possibile importare le campagne direttamente da Google Ads. Tuttavia, Google ha una quota di mercato molto più ampia in Italia, quindi bisogna valutare quale piattaforma convenga utilizzare.

L’importanza dei test nel digital marketing

Nel digital marketing, l’unico modo per capire cosa funziona è testare. Le variabili sono molteplici, e non esiste una risposta esatta o un benchmark universale per definire il giusto importo di una campagna, del costo per clic (CPC) o del costo per mille impressioni (CPM). Alcuni metodi e formule possono aiutare, ma ogni caso è unico.

Esempio pratico di calcolo del CPC

Ipotizziamo che un cliente ci affidi un budget di €450 e che il CPC medio sia di €0,70. Per calcolare il numero di clic ottenibili con questo budget:

Questo significa che potremmo ottenere circa 640 clic. Se notiamo poche impression o risultati, potremmo aver impostato un CPC troppo basso per la nostra regione o settore.

Calcolo delle impression e della copertura

Per calcolare le impression (visualizzazioni totali) di una campagna, utilizziamo il CPM. Supponiamo un CPM di €0,80:

Per calcolare la copertura (utenti unici raggiunti), ipotizziamo una frequenza di 3:

Quindi, raggiungeremo circa 187.500 utenti unici con la nostra campagna.

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